Notte di San Lorenzo, si sta in spiaggia o in montagna , lontano da luci, col naso all’insù, sperando di vedere una di quelle strisce luminose, meravigliose quanto effimere, che chiamiamo stelle cadenti.
Solo solo piccoli grani di polvere lasciati da comete di passaggio o, quando proprio sono luminosissime, micro sassolini, grandi come grani di riso che provengono da qualche parte del sistema solare. In realtà viaggiano a sciami, le stelle cadenti, e possiamo vederle tutto l’anno, quando la Terra intercetta queste strane nuvole di polveri cosmiche, come un’auto che entra in un banco di nebbia. Certo però che a stare all’aperto nel mese di gennaio per vederle ci si assidera, che poi viene dal latino, la nostra bella e dimenticata lingua madre, e vuol dire appunto stare “ad sidera”, esposto alle stelle e alle intemperie.
Quest’anno, 2022 , sarà un po’ dura perché ci sarà una bella Luna piena, con tanta luce che si opporrà allo spettacolo, bisognoso come è di un cielo buio.
Quest’anno possiamo comunque fare un piccolo passo avanti nella conoscenza di questo fenomeno celeste. Infatti aguzzando la vista, come nella famosa rubrica-gioco de la Settimana Enigmistica, altro classico dell’estate, possiamo accorgerci che spesso presentano una colorazione. E’ molto semplice: dipende dall’elemento che compone il grano di polvere di cometa che, entrando nell’atmosfera, vaporizza e ci mostra lo spettacolo della stella cadente.
Ecco un’immagine che ci dice della corrispondenza fra colore e elemento che sta vaporizzando per regalarci lo spettacolo. Buona estate e non temente se non ne vedete, si ripete ogni sera fino a fine mese !! (nitrogeno è semplicemente l’azoto…)