Nel caso di terremoti i satelliti danno un contributo estremamente utile: ci forniscono, in tempo reale, una visione unitaria della zona colpita dal sisma, fondamentale per valutare i danni a persone e cose e preparare i soccorsi. In particolare i satelliti dotati di radar, come i 4 della costellazione italiana CosmoSkymed, realizzata per conto dell’Asi, possono fornire un’immagine delle zone interessate anche quando queste siano coperte da nuvole o di notte.
Questa la recentissima immagine della zona interessata dall’ultima forte scossa.
Ci mostra la zona dove si è avuto il terremoto il 30 ottobre scorso, con una magnitudo di 6.5 ed è stata prodotta dai ricercatori dell’Irea-Cnr, Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell’ambiente, combinando insieme le immagini rada ottenute dal satellite europeo Copernico Sentinel 1B, prima dell’ultima forte scossa, con quelle fornite il 1 novembre da altro satellite della stessa costellazione, il Sentinel 1 A. Il confronto delle due immagini ha prodotto questa che fa vedere gli effetti importanti della scossa del 30 ottobre sul territorio, diffusi su un’area di oltre 130 chilometri quadrati. I colori che coprono e le varie zone indicano di quanto si è spostato il suolo rispetto alla verticale che comprende il satellite. In alcune parti, in rosso, è sprofondato fino a 40 centimetri ed in altre, blu si è invece alzato fino a 30 centimetri.