Qualche minuto di “Curiosità” marziana. Un’animazione stupefacente

                Curi

Il prossimo rover che scenderà su Marte sarà “Curiosity”, nell’immagine sopra, molto realistica. 

Ne parleremo parecchio nei prossimi mesi.  Per ora i dati essenziali:  è un robot mobile per indagare la capacità, passata o presente, dell’ambiente marziano di essere in grado di ospitare e mantenere  una qualche vita microbica, presupposto importante per ogni ulteriore progetto di colonizzazione umana di Marte.

Curiosity è agli ultimi test e verrà lanciato nell’autunno prossimo.  Rispetto agli altri rover marziani è molto alto: 2,1 metri, come un (alto) giocatore di basket. 

E’ capace di una visualizzazione stereo, per valutare le distanze, e di un laser che riesce a vaporizzare piccole quantità di rocce fino a 10 metri di distanza. Dall’analisi dei fumi Curiosity sarà in grado di capire quale è la composizione chimica del terreno. 

Nel bellissimo filmato qui sotto, che consiglio vivamente di vedere, una strepitosa animazione del viaggio di Curiosity vero Marte e del suo “lavoro” sul suolo del Pianeta Rosso.  Non perdetevelo, ingrandite lo schermo e audio “on”.

     

  • leopoldo |

    Caro Luca,
    onestamente il video l’ho messo sopratutto perchè è veramente bella e val la pena di far conoscere anche ai non addetti come “funziona” un intera missione nelle sue varie fasi.
    ho trovato anch’io strano lasciare il collaudato mezzo del cuscinone airbag, anche perchè l’atmosfera marziana è quello che è sia in discesa paracadutata che poi come giustamente fai notare. Ma penso (e spero ;D ) abbiano fatto i loro conti. Cmq mi hai messo la pulce nell’orecchio, provo a informarmi

  • luca |

    conoscevo già bene questa simulazione.. sarà ma a me la tecnica scelta per “l’ammarteggio” (atterraggio marziano) non mi convince affatto soprattutto nell’ultima fase ed esattamente quella con i motori di spinta in contrasto gravitazionale. Vero è che la gravità marziana è circa un terzo della terrestre e questo favorirebbe l’aerofreno, ma non bisogna dimenticare che spesso Marte è tempestata da venti imprevedibili e violenti che ne minerebbero la stabilità. Avrei scelto ancora la tecnica dell’airbag che è già collaudata e pare funzionare discretamente.

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