Jeff Bezos , il miliardario USA geniale inventore della onnipresente libreria online Amazon, presto diventato uno Store, da tempo si è buttato nel business del turismo spaziale tramite il veicolo Blue Origin, che aveva già nel 2006 superato brillantemente la prima prova di volo (solo sollevamento e rientro) apparentemente facile ma critica per il prosieguo dell'impresa.
Ma il 24 Agosto Blue Origin ha subito un incidente disastroso. A 13.700 metri di altezza ha perso la testa e dal controllo a terra hanno deciso di distruggerlo per ragioni di sicurezza.
La cosa si è saputa con ritardo e solo quando era diventata di dominio pubblico, la compagnia di Bezos, sempre molto restia a dare informazioni, ha mandato alla stampa un comunicato piuttosto scarno.
Detta così potrebbe essere un male minore, dispiace ovviamente e ritarderà il sogno di chi vuole fare i primi voli suborbitali. Ma quanto meno li renderà più sicuri ….
Il tutto viene però visto con maggiore preoccupazione , tanto che NASA si è affrettata a diramare un comunicato in cui conferma la propria stima all'industria spaziale made in USA.
Il fatto è che sono i privati che, secondo il piano del Presidente Obama, devono sviluppare il mezzo per andare alla Stazione Spaziale Internazionale, ISS, ora che lo Shuttle non c'è più.