La prima volta nello spazio

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 La storia dello spazio è anche nei banchi dei vari mercatini dell'usato e dell'antiquariato che si svolgono nel fine settimana in tutt'Italia. Le copertine dei settimanali ci raccontano tante cose del recente passato. In primis dell'interesse che negli anni '60 -'70 del secolo scorso , in piena guerra fredda e scontro quotidiano fra le due superpotenze, Usa e Urss, la "corsa allo spazio" suscitava. Domenica del Corriere ed Epoca erano i due giornali che dedicavano più copertine. 

Questa è particolare: siamo nel 1965, marzo, la superiorità dell'Unione Sovietica è schiacciante: primo satellite artificiale , lo Sputnik, primo uomo attorno alla Terra, Gagarin, prima donna,. Teresckova, prima immagine della parte "nascosta" della Luna e ora prima passeggiata spaziale. Non c'è storia. 

Di lì a poco ci sarà il sorpasso americano con l'atterraggio sulla Luna, ma in quel momento l'impressione che il comunismo stesse vincendo nella scienza e tecnica era fortissimo.

Di questa bella copertina colpisce la quantità di particolari che il povero disegnatore, il grande Walter Molino, si doveva inventare , dato che i sovietici erano molto avari di informazioni.  

Le tute dei cosmonauti sovietici infatti sono quelle degli americani della serie di satelliti Mercury, le scarpe "magnetizzate" sono irrealistiche, dato che avrebbero probabilmente sfondato le pareti cui si fossero attaccate, i mezzi spaziali sono di pura fantasia, sembrano molto americani pure quelli, e così via. Ma tant'è allora lo spazio faceva sognare, anche da noi.