La verità, vi prego, sulla (Super!!??) Luna

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Grazie innanzitutto a Stefano de Rosa, che ha concesso questa bellissima foto della Sacra di San Michele, in Val di Susa, uno dei momumenti simbolo del Piemonte, foto con cui  si è classificato per 1° nel  2013 al concorso fotografico “l’AstroViaggiatore”. L’ho lasciata nelle dimensioni maggiori, e parecchio invadenti, perchè è troppo bella e anche ci aiuta a capire la questione della Superluna.

Ecco: non aspettatevi di vedere mai la Luna così, tantomeno in queste notti. De Rosa non ci sta ingannando, semplicemente queste stupende immagini di luna piena, ce ne sono altre altrettanto belle nel suo sito, sono molto spesso prese con il teleobiettivo, che notoriamente schiaccia la visione della scena.

Ora veniamo alla Superluna tanto strombazzata in questi giorni, purtroppo anche da siti di Astrofisici dilettanti o professionisti, evidentemente dediti pure loro al copia incolla di quel che arriva dall’America.

Già nel 2012 e poi nel luglio 2014 furono annunciate “superlune”, che provocarono attesa e poi parecchia delusione fra il pubblico che, giustamente, si aspettava qualcosa di eccezionale, o almeno di ben godibile. Invece il commento generale fu “tutto qua?”  oppure ” a me sembrava normalissima” .

Non ci interessa ovviamente “correggere”, ma dire le cose come stanno

Come capiamo subito dalla foto qui sopra la Luna, dato che gira attorno alla Terra in un orbita ellittica, periodicamente si allontana o avvicina a noi. I valori minimi e massimi del 2006, per esempio, sono riportati sopra. C’è una differenza di 50.000 chilometri su 400.000 massimi, quindi andiamo sul 12-13% di differenza.

I media in genere riportano, ad esempio, che è “più vicina del 14%”, senza dire quanto è questo 14% o quanto sia la distanza della Luna (in generale). Dicono poi che, grazie a questo “portentoso fenomeno” (che avviene tutti i mesi) SE e solo SE la Luna è al contempo alla massima vicinanza e nella fase di Luna piena abbiamo la Superluna, bianchissima, vicinissima, grandissima. Ovvio che questo non avvenga tutti i mesi, ma abbastanza spesso comunque, al minimo ogni 13 mesi. Di eccezionale quindi non c’è proprio nulla.

Eh no, direte voi, ma questa volta dicono che sarà vicinissima, veramente tanto e che questo non si ripeterà chissà per quanti anni. Vero ! Ma come vero, allora che ci fai perdere tempo??  Sarà più vicina, ad esempio rispetto al perigeo minimo del 2012 di … 60 chilometri su 400.000 ….

Di vero poi non c’è proprio nulla , dato che mediamente avremo visto la Luna piena quando era ad una distanza fra il valore minimo e massimo, e quindi sarà più vicina, nel caso della cosiddetta Superluna, solo del 7% rispetto alla media. Siamo troppo precisi, anzi fastidiosamente precisi ? Può darsi, ma se si annunciano  Superlune a raffica il/la cittadino hanno tutto il diritto di crederci. E di conseguenza poi a perdere fiducia nell’informazione e negli “scienziati”

Passiamo alla luminosità, viene detto: sarà più luminosa del 30%. Ammesso che il calcolo sia giusto (è sbagliato è di meno) anche qui dovremmo aggiungere che lo è forse e comunque fra il valore di luminosità che ha alla distanza massima e quello che ha alla minima (dalla Terra). Diciamo che sempre nel presunto evento della Superluna avremo un 20% rispetto alla media della luminosità? Ma si dai, siamo generosi.

Quindi possiamo dire che è un po’ più vicina della media e un po’ più luminosa. C’è un però: l’occhio percepisce e reagisce alla luce in modo logaritmico (si chiama legge di Weber), senza far accapponare la pelle a chi non ama i logaritmi possiamo dire che se prendiamo una lampadina da 100 watt e la accendiamo l’occhio non percepirà una luminosità doppia di quella di una lampadina da 50 watt, ma molto meno. Provare a casa per credere.

Quindi se la Luna è più luminosa del diciamo 20%, ossia per la maggior area con cui ci appare il suo disco riflette più luce solare, la differenza che percepisce il nostro occhio sarà inferiore all’2% circa, tanto per rendere l’idea. Occorre poi dire che la luminosità intrinseca del cielo, l’umidità dell’aria e altro influiscono anche molto sulla luminosità apparente degli astri.
Chi poi ricorda l’ultima volta che ha visto la Luna piena e ricorda anche con precisione quanto grande era e quanto luminosa? 

Insomma, ora che sapiamo di cosa si tratta possiamo tranquillamente alzare gli occhi al cielo e ammirare la Luna piena, l’astro senza dubbio più affascinante del nostro cielo, bellissimo e affascinante anche senza bisogno di esagerazioni “mediatiche”.
E finiamo, per tirarci sù di morale con un’altra foto bellissima, di Cristian Fattinnanzi, un bravissimo astrofotografo anche lui con un bellissimo sito che merita sfogliare. E’ la Luna, con nuvole appena accennate e il Pianeta Giove, in alto a destra, con le sue 4 Lune scoperte nel gennaio 1610 da Padova da Galileo Galilei : Io, Europa, Ganimede, Callisto. Foto stupenda e in parte fortuita, come spiega proprio Fattinnanzi.  Sperando in una notte serena prepariamoci a vedere la Luna “lucente” (Luna viene da Lux latino, luce 🙂  )
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