Non preoccupatevi innanzitutto, non abbiamo sbagliato stagione nè stiamo parlando di inquinamento. Stiamo invece parlando di Titano, il maggior satellite di Saturno che vediamo qui sopra in un’immagine che è in effetti un collage di immagini parziali. Le ha riprese la sonda Cassini, che da anni studia Saturno e che fa sempre piacere ricordare è una missione spaziale in collaborazione fra Italia e Nasa, essenzialmente. Cassini, fortemente voluta proprio dal nostro Paese fin dagli anni ’70 del secolo scorso, ha prodotto una serie incredibile di scoperte sul “pianeta degli anelli” e le sue lune, oltre a regalarci un album di immagini strepitose proprio di Saturno.
Su Titano siamo anche “sbarcati” con il piccolo mezzo Huygens, trasportato fin là, a 1.4 miliardi di chilometri dal Sole e 1.25 da noi, proprio da Cassini. Un atterraggio perfetto che ci ha regalato anche le immagini del suolo di quel satellite, cosparso di laghi di metano.
Ora Cassini ha ripreso, nell’estate di Saturno, il movimento di nuvole di metano nell’atmosfera di Titano, fra il 29 e 30 di ottobre. Il filmato qui sotto ce le mostra con evidenza. Un nuovo dato in più per capire la dinamica di questa atmosfera di idrocarburi.