Ci siamo oramai: dopo 7 mesi di viaggio e molti milioni di chilometri percorsi in perfetto accordo con la rotta stabilita la sonda Exomars 2016 sta per arrivare a Marte. Lo farà il 16 ottobre prossimo, quando inizierà la manovra per entrare nella complessa orbita che lo aspetta attorno al Pianeta Rosso. Il clou per noi italiani sarà il 19 quando dalla sonda principale, che resterà in orbita attorno al pianeta, si staccherà il piccolo modulo Schiaparelli, che dovrà provare la capacità degli europei di “atterrare” su Marte, ammartare (orribile) se preferite.
Durante la discesa analizzerà l’atmosfera marziana, molto leggera e poco spessa, e poi, una volta arrivato al suolo, misurerà per un tempo disgraziatamente breve, ore, i parametri fondamentali dell’atmosfera e delle polveri marziane, quasi tutta la strumentazione del modulo è “roba nnostra”. (qui se vuoi vedere il pezzo scritto per la partenza di Exomars)
Schiaparelli è il nome italiano del modulo di discesa, in onore del grande astronomo che da Milano, dai tetti dell’Osservatorio d Brera, tracciò la prima accurata carta topografica di Marte. Certo “vide” anche canali marziani inesistenti, magari scavati da popoli locali, ma fu comunque un grande scienziato.
L’Italia paga i 2/3 della missione europea, oltre 600 milioni, e la guida anche industriale è nostra, Thales Alenia Space a Torino, con un ritorno tecnologico, di immagine ed economico notevole.
Seguiremo la missione ogni giorno e, nella fase di discesa il 19, faremo per voi una cronaca minuto per minuto.
State sintonizzati su questo blog se volete vivere con entusiasmo questa missione strepitosa spaziale strepitosa che ci riporta ai tempi d’oro dell’Apollo.