Come abbiamo detto più volte Phobos Grunt, la missione russa che doveva andare su Marte per la precisione sulla sua luna Phobos atterrarci e studiarla, mandando perfino a terra 2 etti di materiale, è fallita e il satellite "ci cadrà addosso", come dicono certi giornali, sabato o domenica.
La storia è nota, ne abbiamo parlato. La questione divertente da vedere oggi, in breve, è la dietrologia che, come sempre, si fa da una parte e dall'altra.
Dato che la sonda rientrerà sulla Terra con la bella cifra di 13 tonnellate almeno di propellente, idrazina e altri gas tossici, i complottisti di turno già da novembre discutono se il tutto non sia un bieco piano russo per far esplodere una bomba bio- ecologica (sottointeso : che ci ammazza tutti…). Provate a fare una piccola ricerca con google e troverete una quantità impressionante di siti in cui se ne discute. Una cospirazione insomma, altro che una missione per studiare Marte.
Si sa peraltro che Marte sembra stregato per i russi, dagli anni '80 del secolo scorso cercano di arrivarci e non si contano i fallimenti al lancio, o addirittura proprio all'ultimo minuto in prossimità del Pianeta rosso. E dire che i Sovietici sono stati i primi ad avere successo nel difficilissimo compito di atterrare su Venere, perennemente ricoperto da nubi impenetrabili. Eppure è così.
Ora per questo ultimo grave problema, in definitiva Phobos Grunt è costato 136 milioni di euro e una missione su Marte non potrà essere intrapresa comunue prima di due anni, viene tirata in ballo anche la guerra spaziale.
A farlo è un ex generale in pensione, tale Popovkin, che tira fuori una vecchia macchietta della guerra fredda. Phobos Grunt sarebbe stato fatto fuori da un'arma radar mentre passava sopra l'Alaska!
Forse è solo per scusare il settimo fallimento in 12 mesi dell'astronautica russa, forse è per evitare le punizioni "alla Stalin" promesse dal Presidente Medved. Ma la questione comunque fa sorridere, anche se giornali mportanti, come il NYT, gli danno spazio (vedi qui)