Dall’Etna a Marte e ritorno

Qualche giorno fa è stato pubblicato su Nova un breve articolo sulle ricerche del gruppo italiano di astrofisici e ingegneri spaziali, capitanato da Francesca Esposito, Inaf Napoli. Hanno realizzato un sofisticato strumento, Dreams,  che fra un anno sarà su Marte grazie alla missione europea Exomars. Fra gli esperimenti che questo strumento porta, in realtà è una piattaforma di vari misuratori delle condizioni atmosferiche del Pianeta Rosso, ce ne è uno, sviluppato proprio a Napoli, per la misura dei campi elettrici generati dalle tempeste di sabbia.

A noi pare impossibile, onestamente, che dei granelli di sabbia, per quanto numerosi e veloci durante le tempeste, possano sviluppare voltaggi da 20.000 volt e scoccare scintille o addirittura fulmini, come sostengono  i ricercatori. La Esposito ci aveva detto che le condizioni durate le tempeste marziane sono in qualche modo simili, dal punto di vista elettrico, a quelle che a volte si verificano nelle grandi nubi di polvere durante le eruzioni vulcaniche.

E l’Etna, l’altro giorno, le ha dato una mano a convincerci ….

 

42-79908348

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